Tornano le “donne mute”: l’eterna fascinazione del cinema
L’ensemble Grande Orfeo presenta“Le Donne Mute. Divine e maliarde nel cinema della Belle époque” giovedì 13 dicembre 2012 (ore 21.00) al Cinema teatro Nuovo di Varese. Visto il recente successo del film “The Artist” e considerato il fascino eterno del cinema muto, gli autori hanno pensato a uno spettacolo che raccontasse la nascita di questo fenomeno artistico, attraverso l’immaginaria testimonianza di una diva di allora, interpretata dall’attrice Silvia Sartorio. L’aspirante “divette” sarà invece impersonata da Elena Solari. Con l’ausilio di preziose fonti originali, raccolte in anni di ricerche da Mario Chiodetti, fondatore e animatore di Grande Orfeo – ensemble musicale e teatrale che ripercorre la storia dello spettacolo leggero da fine ‘800 agli anni Trenta del ‘900 – lo spettacolo descrive Milano e Hollywood, le due facce del nascente cinema muto, il nuovo fenomeno che in poco tempo avrebbe rivoluzionato le abitudini della gente. Ecco allora che nei due tempi della pièce si materializzano la vita negli studios e i capricci dei divi, gli aneddoti su registi e produttori, le autobiografie delle star e le stroncature dei critici, le figure di amanti, mantenute e aspiranti divettes. Un intreccio a metà tra cinema e teatro, “sonorizzato” dalle musiche del tempo, eseguite dal vivo al pianoforte da Francesco Miotti e con dischi e grammofoni d’epoca. Per la sceneggiatura dello spettacolo, si sono scelte in particolare riviste del tempo, come l’introvabile “In Penombra”, fondata e diretta da Mino Monicelli, o “L’Almanacco Cine Radio”, fonte infinita di aneddoti e curiosità, e libri quali “Il nuovo alfabeto delle stelle” di Marco Ramperti, “Cinematografo” di Mino Doletti, “Le donne mute”, di Osvaldo Modugno, e i rarissimi “40° anniversario della cinematografia” e “24 ore in uno studio cinematografico” scritto nel 1935 dal giovanissimo Mario Soldati con lo pseudonimo di Franco Pallavera. Originali anche le musiche, spesso usate nei primi film sonori in Italia e negli Stati Uniti, di cui ci si servirà per dar voce al documentario “Stramilano”, girato nel 1929, e per corredare i brani recitati. In più ci sarà la possibilità di ascoltare alcuni dischi 78 giri degli anni ’20 su un grammofono coevo, che nel tempo del cinema muto erano usati come sottofondo musicale. La seconda parte della serata, dedicata a Hollywood, sarà invece aperta da una vera e propria “scena muta” recitata in teatro dai protagonisti con tanto di commento sonoro al pianoforte.