Stanotte torna l’ora legale, ma cosa ha deciso l’Italia?
Questa notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo tutti gli italiani sposteranno le lancette avanti di un’ora, passando così dall’ora solare a quella legale. Il risultato e lo scopo di questa operazione sono noti a tutti, ovvero avere giornate più lunghe grazie ad un’ora di luce in più e di conseguenza ottenere un risparmio sui consumi.
Un’analisi svolta dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico) dimostrerebbe che i mesi passati in ora legale porterebbero un risparmio dello 0,2% sulla totalità dei consumi. Tuttavia, da quest’anno, per alcuni Paesi dell’Unione Europea potrebbe essere l’ultima volta.
I vertici europei hanno infatti abolito l’obbligo di cambiare l’ora due volte l’anno lasciando quindi la decisione ai singoli Paesi, che potranno decidere se mantenere lo status quo o uniformare l’orario per tutto l’anno. Durante il Governo Conte bis, l’Italia avrebbe depositato a Bruxelles una richiesta per proseguire con il cambio dell’ora da solare a legale e viceversa. Diverso invece il parere di altri Paesi europei, che hanno optato per il mantenimento di un orario unico. I nostri vicini francesi pare abbiano già deciso per l’ora legale come unica soluzione, mentre gli Stati del Nord Europa, in primis Svezia e Finlandia, sarebbero dell’opinione contraria preferendo l’ora solare. La loro vicinanza al Polo Nord crea nei mesi estivi una situazione di 17-18 di luce rendendo inutile lo spostamento delle lancette all’ora legale.
Il risultato di questa di questa nuova realtà potrebbe essere quello di trovarci con un mix di fusi orari all’interno dell’Europa. Dall’anno prossimo, infatti, durante i mesi invernali potremmo dover spostare di un’ora le lancette del nostro orologio passando il confine tra Italia e Francia.
Fonte: Monza Today