LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni
Saggia e spiritosa, civetta e accorta: Mirandolina, la donna più amata del teatro italiano, sale sul palco del Sociale di Busto Arsizio. Giovedì 29 novembre 2012 alle ore 21, l’associazione culturale «Educarte» presenta «La locandiera» di Carlo Goldoni, secondo appuntamento della sua stagione 2012/ 2013. Firma la regia Delia Cajelli.
«La locandiera», che lo stesso Carlo Goldoni definì, nella prefazione, «la più morale, la più utile e la più istruttiva» di tutta la sua produzione, dà vita a un nuovo modello di teatro: la commedia di carattere e di ambiente, un genere che soppianta gli schemi, ormai obsoleti e stereotipati, della Commedia dell’arte.La trama è costruita con grande abilità, sia nella caratterizzazione dei personaggi e nell’illustrazione dell’ambiente che nel ritmo dei dialoghi e nel taglio delle scene. Mirandolina, avvenente e vivace padrona di una locanda a Firenze, è oggetto di galanti attenzioni da parte di due suoi clienti: il ricco conte di Albafiorita, che spera di veder ricambiati i doni di cui la ricopre, e lo spiantato marchese di Forlipopoli, che ne pretende l’affetto come dovuto alla sua nobiltà. Il cavaliere di Ripafratta fa, invece, professione di misoginia. Per questo motivo la locandiera, ferita nell’orgoglio e decisa a vedersi «servita, vagheggiata, adorata» anche da chi pone resistenze al fascino femminile, decide di farlo innamorare, usando tutta l’arte della seduzione per «vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura».
Ad assecondare il suo piano contribuisce l’arrivo alla locanda di Ortensia e Dejanira, due attrici in bolletta, che, abituate a ricoprire parti di donne nobili, si spacciano per aristocratiche. Mirandolina capisce subito la finzione, ma l’asseconda, facendo in modo che il conte e il marchese si dedichino alle nuove arrivate, per concentrare tutte le sue energie sul burbero cavaliere, che, dopo lacrime e un finto svenimento, cade nella trappola e confessa alla donna di amarla.
La locandiera svelerà, infine, il suo gioco di seduzione e ai tre uomini spiegherà di preferire un matrimonio sicuro con il valido Fabrizio, uomo del suo ceto, che può aiutarla nella conduzione degli affari. «Mi piace l’arrosto, e del fumo non so che farne», dichiara, a motivazione della sua scelta, la saggia Mirandolina, incarnazione dell’eterno femminino, ma anche personificazione della donna d’affari pratica e calcolatrice, sorta di femminista ante litteram.
BIGLIETTI:
intero € 16,00, ridotto* € 12,00 (* riduzioni previste: giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, soci TCI, Cral, biblioteche, dopolavoro e associazioni con minimo dieci persone)
NOTE: E’ prevista una replica per le scuole secondarie di primo e di secondo grado nella giornata di mercoledì 28 novembre 2012, alle ore 10.15. Il costo del biglietto è fissato ad euro 7,00.
BOTTEGHINO E PREVENDITA TELEFONICA:
Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici del primo piano (ingresso da piazza Plebiscito, 8), è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00.
E’ possibile riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000. Il servizio di prenotazione telefonica sarà attivo tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: lunedì-martedì e giovedì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30; mercoledì e venerdì, dalle 15.00 alle 17.30; sabato, dalle 10.00 alle 12.00.
Il botteghino e il servizio di prenotazione telefonica saranno attivi a partire dalla giornata di mercoledì 19 settembre 2012.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331 679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it.