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Palazzo Chigi: sospensione Astrazeneca temporanea e cautelativa

ESP (ANSA) – ROMA, 15 MAR – “”La decisione di sospendere in Italia la somministrazione del vaccino Astrazeneca, adottata insieme al ministro Speranza e in linea con gli altri Paesi europei, è temporanea e cautelativa, in attesa delle prossime valutazioni da parte dell’Ema”. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi.

L’Agenzia per il farmaco italianaAifa, ha comunicato la sospensione immediata del vaccino anti Covid di AstraZeneca.

La decisione, valida per tutto il territorio italiano, è arrivata in via precauzionale e temporanea«in linea con quanto deciso da altri Paesi europei».

In tutte le Regioni — dalla Lombardia alla Toscana — le somministrazioni del vaccino AstraZeneca sono state sospese. La sospensione, della quale è impossibile conoscere i tempi, mette a rischio la possibilità di rispettare i tempi della campagna vaccinale, che prevedono l’immunizzazione dell’80 per cento degli italiani entro il 20 settembre. In Italia, dall’11 febbraio, sono già state somministrate 1.093.000 dosi di AstraZeneca; un altro milione di dosi è stato consegnato ma non ancora somministrato.

«Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione».

Lo scorso giovedì, Aifa aveva deciso il ritiro di un lotto di vaccino AstraZeneca a seguito della comunicazione di alcuni «gravi eventi avversi» , anche se non cerano prove che, a causarli, fosse stato il farmaco. Domenica 14 marzo, la Regione Piemonte aveva deciso autonomamente lo stop a un altro lotto di vaccino.

Aifa — che sta indagando per stabilire se vi fossero legami causali, al momento esclusi, tra i decessi (dovuti alla formazione di coaguli nel sangue) e la vaccinazione — ha spiegato che comunicherà appena possibile le modalità di completamento della vaccinazione per tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca.

La sospensione di AstraZeneca in altri Paesi europei

La somministrazione del vaccino AstraZeneca è stata sospesa, in tutto o in parte, e comunque sempre in forma temporanea e precauzionale, anche in altri Paesi, in Europa e non solo.

Ad oggi, si tratta di Germania Francia (che hanno comunicato la decisione nella giornata di lunedì 15 marzo), DanimarcaNorvegiaBulgariaIslandaIrlandaPaesi BassiIndonesia.

In una nota, il Paul Ehrlich Institute spiega che rispetto all’11 marzo sono stati segnalati, in Germania, «altri casi», secondo cui ci sarebbe «un aumento di una particolare forma di rara trombosi venosa cerebrale, in collegamento con mancanza di piastrine».

Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha spiegato che la decisione è stata presa dopo la denuncia di sette casi di trombosi cerebrali fra persone a cui era stato inoculato il prodotto. «Accade molto raramente», ha affermato Spahn. «Fino a questo momento, ci sono sette casi su 1,6 milioni di vaccinazioni in Germania. Si tratta di un rischio molto basso, ma se c’è un legame con il vaccino è sproporzionato».

In un primo momento anche la Thailandia aveva sospeso l’utilizzo del vaccino, ma ha poi fatto marcia indietro: la somministrazione delle fiale di AstraZeneca ripartirà domani e i primi a ricevere le dosi saranno il premier Prayut Chan-o-cha e i ministri del suo governo.

Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo, invece, hanno ritirato solo le dosi provenienti da un lotto su cui sono in corso indagini.

Altri Paesi — come la Gran Bretagna o il Canada — continuano regolarmente ad utilizzare il vaccino AstraZeneca.

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I dati sulla sicurezza del vaccino

L’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) ha ribadito più volte, negli ultimi giorni, che il vaccino AstraZeneca è da considerarsi sicuro. Anche oggi, dopo la sospensione in molti Paesi, ha ribadito che «i benefici del vaccino AstraZeneca superano sempre i rischi». L’Ema, in particolare, ha spiegato che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nella popolazione generale.

Giovedì 18 marzo arriverà comunque una nuova valutazione sulla sicurezza del vaccino da parte dell’autorità europea
.

Anche l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha fatto sapere che non c’è alcun motivo per smettere di somministrare il vaccino, ma ha convocato per martedì una riunione per studiare la sicurezza del vaccino.

Fonti: (ansa e corriere della sera)

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